martedì 7 ottobre 2025

 


Leon seti presenta Oh London!

https://open.spotify.com/intl-it/album/4b9wSoqy40Aj7Fsz7KYz9e?si=lLab2b8fQIirfaJR33qFww

 

 

Nel comunicato hai scritto; Leon Seti si presenta come una divinità dell’estate tardiva. Come vivi l’autunno ora che l’estate è finita?

In realtá per me l’autunno é la stagione piú bella di tutte. Lo so che ho scritto dei pezzi estivi, ma il momento migliore dell’estate per me é proprio la fine, dove le cose cominciano a riposarsi, dopo mesi di frenesia e caldo.

 

• Raccontaci una tua giornata tipo.

Una mia giornata tipo comincia con me che mi sveglio alle 6, comincio a lavorare (faccio l’editor oltre alla musica, per sostenermi e pagare l’affitto), pianifico i miei post su tik tok e instagram, vado all’universitá dove sto seguendo i corsi per il mio secondo master, e poi verso le 5 torno a casa in bicicletta e svengo sul letto.

 

Londra..una città in continua evoluzione… Come la definiresti ora, 2025..?

Londra per me é la cittá del cambiamento, io ci ho vissuto dal 2017 fino al 2021 e sebbene sia stata una dura esperienza, rimarrá per sempre nei miei ricordi e nel cuore.

 

• quale artista prendi come modello per le tue canzoni?

Io amo Bjork, Madonna, Peter Gabriel, Banks, Lady Gaga… peró le mie ispirazioni possono arrivare da qualsiasi artista e canzone, dipende dal momento.

 

• Come curi il tuo look artistico?

Il mio look fa parte della mia visione di un progetto. Ogni canzone e album che faccio ha uno stile e un mondo dietro, il mio look segue sempre il tema.

 

• Se potessi rinascere quale periodo musicale sceglieresti?

Beh forse sceglierei gli anni 80, non per altro, ma sembra che a quel tempo l’industria fosse piú sperimentale, e non serviva cominciare un business sui social per farsi notare.

 

 

 

"Oh, London", il nuovo EP di Leon Seti, è un’esaltazione poetica della tarda estate: quella fase sospesa tra la luce e la malinconia, dove i giorni sembrano allungarsi nell’aria calda e i ricordi iniziano già a sbiadire. Quattro tracce intime e cinematografiche raccontano emozioni effimere e nostalgiche, tipiche di una stagione che si spegne lentamente, lasciando spazio ai sogni, all’attesa e a una dolce inquietudine.

L’EP si apre con “August”, il primo singolo, che ne definisce subito l’atmosfera: calda, avvolgente, come il vento di fine agosto. Il brano è un racconto delicato di un amore passato, tra sussurri elettronici e malinconie luminose.

Segue “Bluffer”, una traccia travolgente e giocosa, che si fa portavoce di una rabbia euforica: cori stratificati e synth brillanti creano un inno liberatorio che sbeffeggia tutti i detrattori di Seti e la sua esperienza nel mondo della musica.

La title track, “Oh, London”, arriva come una brezza al tramonto. Parte tranquilla, cresce lentamente e si apre in un finale corale con un beat e campane che richiamano la capitale britannica. Il brano è una riflessione intensa sul rapporto ambivalente che Leon Seti intrattiene con la città che lo ha accolto per anni: un intreccio profondo di amore, frustrazione, crescita e conquista e che, come dice nel pezzo, lo riporta sempre allo stesso punto.

A chiudere il progetto è “Universe”, una sorta di notturno stellare, come la sera di San Lorenzo: una ballata che volge lo sguardo al cielo, riflettendo sull’amore e sul nostro posto nell’infinito. Una canzone dedicata al partner di Leon che ci ricorda quanto siamo grandi e piccoli allo stesso tempo, parte dello stesso universo.

Con questo nuovo lavoro, Leon Seti si presenta come una divinità dell’estate tardiva: un’immagine mitica e contemporanea, con spighe tra i capelli e melodie cariche di speranza, desiderio e luce lontana.

Leon: “Oh, London è un piccolo rituale pop, un invito a perdersi nei ricordi e nelle promesse dell’estate che finisce e un assaggio di quello che verrá.”