ELEKTROBOT
SPACE
INVADERS
Dmi
Music
https://open.spotify.com/album/4amMsosW2r7Eg013R7U80Y?si=NibHCXMNSEi2iapK23LRiQ
GUARDA
IL VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=BIR8aq1pNPI
La
band
ELEKTROBOT
è un trio versatile e contemporaneo che sintetizza Elettronica, Synth Pop ed
Elettro Pop, in una personale visione di brani iconici degli anni 80, come
"Running Up That Hill" di Kate Bush o "State of the Nation"
degli Industry.
Maximilian
Parolisi, a.k.a. Maximilian, Francesco Preti, a.k.a. Franky Priests e Andrea
Ge, a.k.a. A.Ge, portano avanti il loro progetto attraverso remix di
elettronica, synthpop, elettropop, sperimentazioni e brani di diversa
estrazione dagli anni '80 fino ad oggi. Con voce, synth, basso e batteria, il
trio sintetizza un immaginario musicale che è allo stesso tempo nostalgico e
innovativo, mettendo insieme sapientemente le influenze del passato con i suoni
del presente. Elektrobot è ben più di un progetto di musica elettronica anni
’80, è qualcosa di multimediale in continua evoluzione, non ci sono limiti
all’ispirazione, al sound e all’immaginario.
LETTERA IMMAGINARIA
Ciao caro, come te la passi? forse ti starai chiedendo
perché ancora una volta sono qui a parlarti di me e dei miei progetti. La
risposta è ovvia, cerco sempre la tua attenzione e forse anche il tuo consenso
ma a quello ci arriviamo più tardi. Sono anni che suono ma non mi sono mai
rassegnato a considerarlo un lavoro qualunque - lo sai. Quando capisco che un
progetto è esaurito artisticamente, non riesco ad andare avanti per inerzia ma
il mio desiderio è quello di tentare nuove strade. Ho sempre dato il massimo e
contribuito a costruire opportunità anche per altri, che non sempre si sono
mostrati grati - lo sai - ma questo poco importa. Il fuoco continua a bruciare
e credo ancora che la musica sia esprimersi, condividere, sperimentare,
viaggiare con la mente per sentirsi vivi e perché no, apprezzati. Stavolta c'è
anche un altro motivo, mi guardo intorno e vedo tanti colleghi legati ai loro
punti fermi, imbalsamati nei loro personaggi, fedeli al loro passato, incapaci
di cambiare per pigrizia, poca fantasia o semplicemente perché temono il nuovo
e gli imprevisti. Ognuno è fatto a modo suo ci mancherebbe ma per quanto mi
riguarda, questa visione non mi si addice. Sono sempre stato curioso - lo sai -
ed è per questo, che da 6-7 anni mi sono buttato nella sperimentazione
elettronica, nello studio di nuove tecniche, alla ricerca di stili e sonorità
diverse, preziosi stimoli per la musica di domani. Nascono così gli ELEKTROBOT:
compagni fidati di avventure. L'estroso Maximilian, synth maker, sognatore -
fatalista al punto giusto, capace di creare concrete armonie e vere e proprie
hit e Franky con voce, basso, tenacia, entusiasmo e capacità soffia su tutto le
sue magiche melodie. Poi dal cielo sono piombati Clara (Moroni) e Max
(Belladonna) che hanno messo tutto in bella copia. Ed io ti chiederai? Beh,
sono lì dietro, a spingere come un matto per allineare tutto, anche le
costellazioni, come sempre del resto - lo sai. Ora abbiamo registrato “Space
Invaders” e tutti ci chiedono perchè abbiamo scelto quei brani nel nostro primo
EP. A dire il vero per noi uno vale l'altro, vogliamo solo fare ciò che ci
piace dimostrando che possiamo arrangiare e produrre qualsiasi cosa con impegno
e qualità, portandolo nel nostro mondo. Non abbiamo confini, limiti o
preclusioni di sorta. Abbiamo anche provato a mandarvi un video dal passato
“Running Up That Hill” ma nel trasmetterlo un’emittente della Terra ci ha
intercettato e bruciato sul tempo. Almeno sei riuscito a vedere la nostra
versione? Ma tu piuttosto cosa mi racconti? Sei ancora interessato alla musica?
Si dice che lì non ci sia più qualità, che passa solo della gran spazzatura,
prodotti discutibili e nessuno cerca veramente nuovi talenti ma è sempre più
solo un processo di marketing. Forse vi servono degli spazzini? Se dobbiamo tornare
ci deve essere un buon motivo! Sai qui su Marte stiamo bene, Elon Mask ci manda
sempre qualcosa e non vorremmo fare un lungo viaggio inutilmente. Ora cosa ne
dici quindi di ascoltare il nostro lavoro e dirci la tua? Poi se vorrai
discuterne anche con i tuoi social-amici... Mi raccomando! Se dobbiamo fare i
biglietti, abbiamo bisogno di te, di tutti voi - lo sai!
Con affetto. Elektrobot
